Lo smart working ha permesso a numerose organizzazioni, sia pubbliche che private, di continuare ad esercitare le loro attività anche nei momenti più duri della quarantena dovuta all’epidemia di COVID. Si tratta di un cambiamento estremamente rilevante nel modo di gestire l’aspetto della vita di ognuno/a di noi che maggiormente influenza le nostre vite: il lavoro; ed è probabile che tale pandemia sia stata l’occasione per cominciare un cambiamento verso una fortissima informatizzazione delle attività produttive, che comunque comporterà enormi benefici ma anche moltissimi costi.Creis da tempo compie osservazioni e riflessioni su questo fenomeno, al fine di evidenziare criticità e rafforzare gli aspetti più vantaggiosi in termini di sostenibilità ambientale sociale ed economica.Un piccolo emempio di questa attività di osservazione sono le interviste che il socio Massimiliano Ruzzeddu ha condotto recentemente ad alcuni rappresentanti politci del primo municipio della città di Roma: la presidente, Sabrina Alfonsi, l’assessore al personale Giovanni Figà Thalamanca e l’assessora alle attività produttive Giulia Urso.qui a disposizione il testo delle interviste che costituiranno in un secondo momento oggetto di analisi scientifica.

Intervista ALFONSI

Intervista TALAMANCA

Intervista URSO

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